IL SUONO DELL’INDIA
Concerto di flauto bāṅsurī
La musica indiana, profonda e meditativa, è legata alla sacralità dell’induismo e alle sue antiche scritture. Trasmessa oralmente di generazione in generazione essa è riuscita, nonostante le inevitabili influenze culturali della società moderna, a rimanere ancorata alle sue origini e viene praticata ancora oggi in quanto strumento di crescita interiore e Via di liberazione.
Jacopo Pacifico ha avuto la fortuna di vivere e formarsi nell’antica Kashi (Varanasi), la città di Shiva, meta di pellegrinaggio per eccellenza del popolo hindu e culla della tradizione indiana anche in campo musicale, dove essa rappresenta una delle Scuole più antiche e importanti del subcontinente.
La proposta musicale del flautista ricalca l’esecuzione concertistica come trasmessa nell’arco di secoli e millenni dagli antichi lignaggi di devoti e artisti.
Il concetto di raga (melodia) è al servizio dell’introspezione, un atto di devozione elargito come un’offerta alla divinità del tempio, che in città Santa può essere quello di Shiva, Annapurna, Hanuman, ma che dentro di noi può essere il più intimo e sentito. In questo senso il concerto, sia per chi suona che per chi ascolta, diventa un’esperienza personale di ricerca interiore, un’opportunità per guardarsi dentro e onorare il divino che è in Sé.
